La rosa nascosta



























Dove sia accaduto non so
ma credo che il mare tacque
succhiando impronte sulle rive di maggio.
Credo sia accaduto
a maggio...

Certamente in maggio
quando il profumo lieve dei bianchi rosai
tesse l'azzurro ...
La sua pelle custodiva l'essenza
di una rosa ...

Lui le sfiorò i capelli.
Lui rubò ogni essenza dal suo viso
dai suoi fianchi
dalla sua pelle tiepida o calda ....
Credo si addormentò sul suo seno ...

Ed il giorno sfiorito intanto
scivolò sui loro corpi
accasciati uno sull'altro.
Fu a svegliarli un qualcosa ...
un qualcosa di sonoro ed astratto ...

forse sordi rintocchi di campane
susseguiti da suoni ancor più freddi
di orologi giunti fin lì in estensioni
sfumate nel silenzio di pini e vette
che ricordano il nulla ...

come l'attimo immenso
che socchiuse loro le ciglia
quasi per magia.
Credo sia fuggito a passi d'uomo normale,
a mani in tasca.

Nell'assorto fantasticare
mi pare di vederla
dietro tendine azzurre e luce smorta ...
nei suoi occhi una luce brilla
e nel suo corpo soltanto il tallo di una rosa.






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