RESTIAMO A CASA




Sono giorni terribili, una pandemia inarrestabile, un mondo in ginocchio e tantissime vite strappate all'affetto dei propri cari. Il Covid 19 non perdona e non guarda in faccia a nessuno, ti sceglie, ti prende e decide se lasciarti in vita oppure no.
Noi che non stiamo sul campo dobbiamo rimanere in casa per non contagiarci.
Il personale sanitario negli ospedali rischia la propria vita,  combatte ogni giorno contro questo maledetto nemico invisibile per riuscire a salvare migliaia di persone, stremato e psicologicamente toccato ma coraggioso e determinato nonostante la carenza delle attrezzature necessarie e l'inesistenza di una cura specifica.    
Noi che rimaniamo a casa sul nostro divano e tra le nostre cose siamo fortunati. 
DOBBIAMO STARE A CASA e dobbiamo inventarci ogni giorno qualcosa. 
Come trascorro questi giorni?
Lavoro da casa e ho un bel pò di tempo impegnato in questo, sono fortunata, mi sento attiva e mi fa bene. 
Abitare da sola in una casa con giardino significa avere sempre qualcosa da fare e da inventarsi. Se mi annoio gioco con i cani e con i gatti, mi diverto a posizionare cibo per gli uccelli, curo le piante e con il sottofondo della musica non c'è mai tristezza.
Mi mancano i momenti con le mie figlie e le mie nipotine. Quando guardo le loro foto con gli occhi sorridenti mi sento felice e spero che tutto questo passi presto.
Mia figlia Sara mi porta la spesa quando finisce il suo turno di lavoro ed è una grazia che arriva dal Cielo. Non mi lamento di nulla, attendo con pazienza come attendiamo tutti.
Mi mancano le tavolate con i vicini di casa, i loro occhi mai spenti nonostante il duro lavoro e i loro abbracci così vivi e sinceri. 
A sera mi arrivano le loro telefonate per assicurarsi che io stia bene e tanta dimostrazione di affetto mi commuove. Siamo vicini con il cuore anche se distanti. Qualche volta arriva la voce di una di loro vicino al cancello, mi chiama sorridente dopo una dura giornata di lavoro nei campi e mi lascia una busta di spinaci. Le dico di aspettare un attimo e le lascio le uova delle mie galline. Noi siamo così come quelli di una volta.
E poi ci sono quelle belle amicizie che nascono sul bus e che mancano quando poi si deve rimanere a casa. Stasera abbiamo dialogato al cellulare, non ci vedevamo da oltre due settimane, sono stata felice di risentire la sua voce e di sapere che continua a lavorare.
Ci ritroveremo più forti di prima, ci riabbraceremo e brinderemo al nuovo inizio che ci sarà. Presto, al più presto, con gli occhi e i sorrisi di sempre.
Un abbraccio forte dalla mia postazione che si ubriaca di tramonti, on the rock. 
RESTIAMO A CASA.



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