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Visualizzazione dei post da settembre, 2009

IO, LA FOGLIA, LA GALLERIA

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(Antonella Riviello - "Tra me e il buio") Non stupirti della foglia cadente sulla mia mano, dei sogni che persi chissà dove, quando! Somiglio a volte al ramo spogliato in fretta, alla buia galleria vuota d’aria, di sole. Il susseguirsi dei giorni è vento ladro di care cose: ricordi banali, nostalgie custodite nella mente. Niente più resta tra la pelle e il cuore: forse il ramo che avrà una primavera o la foglia caduta sulla mano che accetta tremante il freddo inverno.

ERI TU

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(Antonella Riviello - "Cartastraccia") Eri nel tiepido soffio di vento che increspava la pelle lungo il viale deserto nelle sere svuotate dalla pioggia. Eri l’alba del coraggio sulla via sconosciuta dove indietro gettavo squarci di vita… Invisibile al mio sguardo, inaspettata alla mente, improbabile al cuore ma eri lì ... sul confine dell’arida terra che aveva spaccato la pelle quando un soffio di vento ha respirato noi.

NEL SILENZIO

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(Antonella Riviello - "Strade di latta") Ho bisogno del silenzio delle statue nel vento per vestire la pelle di immutabili colori ed ascoltare una voce plasmata nella mia. Ti sento nel silenzio quando il vento non tace ed un soffio ti sfiora, ti sospinge, ti ruba, ti riporta. Leggera ti affianco nuda di pensieri nelle strategie del volo.

ASCOLTA

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(Antonella Riviello - "Strade di latta") Ascolta questo sguardo Nel vuoto silenzio delle vie Quando fermi i tuoi passi E gli alberi si intrecciano nel vento. Fermati dove la stilla di cielo Cade per dissetare il trifoglio.

ULTIME VOCI

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Oggi Kabul come Nassirya e come tante altre città dove gli attentati terroristici hanno spento le vite dei nostri soldati impegnati in quelle che chiamano " missioni di pace ". Voglio dedicare questa poesia ai nostri 6 soldati caduti oggi a Kabul, ai soldati uccisi a Nassirya, ma anche agli uomini, alle donne e ai bambini ... vittime innocenti di ogni guerra... (Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Le ultime voci, a quelle già cadute, si associano in un canto sommesso. Son lì, sulle rocce incise ora che la notte del mondo, entro i sogni degli esseri amati le conduce. Son tutte nel vuoto a sfiorarsi appena quando un video confuso le ricorda come una pioggia distrattamente caduta a Rio. Povere voci, vissute nell'incertezza di pace, nella certezza di sangue, con l'anima sospesa in antri cupi ed il destino affidato al campo minato! Qualcuno può udierle nel traffico intenso di una squallida metropoli dove nessuno vede e

PENSANDO DI TE

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(Antonella Riviello - "Strade di latta") Sei un anello di fumo che mi avvolge quando nel silenzio ascolto i tuoi passi e mi affaccio su questo amore con le pietre di mare tra le mani. Si erano persi i miei occhi nel bagliore di un cielo confuso dalle notti inquiete, da un dolore che sale e si affoga in gola. So che vorrei trovarti nei viali ombreggiati della mia vita persa, nel brivido che sfiora la mia pelle quando mi vesto di vento.

SETTEMBRE

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Guarda là... folate nuove di vento ci stan portando via settembre. Gli ultimi stormi per istinto tralasciano paesaggi posseduti. Sul terrazzo che limita scolorite fantasie settembre ti ha strappato qualcosa. Settembre ha affidato al vento scogli di un mare imbronciato, fronde di agosto cadute giù malaticce. Guarda là... dove la follia della città più non arriva i nostri sogni si incontrano i nostri versi respirano... Lì dove gli stormi stan volando le care cose disperse fanno il girotondo... torneranno!

NON CI SEI

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(Antonella Riviello - "Strade di latta") Non ci sei, eppure sei qui, tra i miei brandelli di vita. Sei qui tra briciole di ricordi che vagano nel vento, tra gli istanti vissuti che non ricostruisco. Eppure sei qui a raccogliere parole che il silenzio afferra, a socchiudere gli occhi alle giornate uggiose… Sei qui… quando cadono le foglie sui miei giorni andati lungo gli argini del cielo dove tu li raccogli. Poi mi riporti un sogno dipinto con i pennelli di nebbia.

BAMBINA ANTICA

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Dondoli nell'oblio i tuoi giorni dietro al vetro che ti offre un quadro sempre uguale. Le stagioni si alternano filtrando colori di gerani sul terrazzo... Occhi azzurri di oceano a misurare gli anni che saranno con il mio corpo che cambia, i miei capelli che crescono. Dondoli gli anni sui ricordi ancor limpidi di guerra e miseria, di panni lavati al fiume e sacchi oscillanti sopra il capo lungo i sentieri segreti di montagne conosciute più del pane... Una luce diversa sta velando i tuoi occhi... Malinconia? Speranza? O il mio volto che cambia? I miei capelli che crescono? Qualcosa che non torna discreta...impassibile... e che tra me e te scivola sugli argini del tempo, per assegnarci un ruolo, un vetro, poi un ricordo! Poesia dedicata a mia nonna, una vecchietta molto dolce con gli occhi azzurri da folletto, volata in cielo il 31 ottobre del 1986 ... prima che compisse i suoi cento anni !  Ora ritorna il ricordo di quel giorno, quando

DOVE SCORRE IL FIUME

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Sempre in me è la voce del fiume all'ombra della valle... in trasparenti giochi, ramoscelli chinati in assidua devozione. Non ti sorprendere oh fiume se non torno... se sugli argini stillati di rugiada lascio il mio fuggir dalle piazze per frangerti limpido tra le dita in nivea schiuma. Sempre in me rimani in discreti sussurri, supino al vento che in sè tira le canne... Non rattristarti oh fiume se non torno. Ho qui di faccia il mare amante segreto delle coste; accenna conoscerti da tanto chè sereno ti riversi in amplessi di sterpi, ciottoli e gramigna. Sempre in me oh fiume... rimane il tuo vocìo, il brulicar festoso a primavera, i fiori socchiusi nelle viete sere, i miei ritorni col tuo profumo addosso. Ero adolescente quando, nei fine settimana, mi recavo a casa di mia nonna e da lì, via di corsa sulla bici per arrivare al fiume. Il mio posto segreto era quello. Mi distend

UN RICORDO

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(Antonella Riviello - "Cartastraccia") Nella foto dai contorni ingialliti un breve ricordo delinea appena il tuo viso. Sento i tuoi passi sofferti nella stanza... vedo i tuoi occhi seguire la nave all’orizzonte. C’è il tempo che ruba e non riporta ciò che cerco e ritrovo nei sogni… quando affianchi i miei passi vaganti per strade sconosciute…. quando affondo il mio sguardo nei tuoi occhi e riscaldo la mia mano nella tua.  Sento l’energia del tuo corpo sulla mia forza che manca tra le mani che stringono polvere, sui miei passi spinti indietro dal vento, sui percorsi indecisi e tortuosi… sulle nostre parole mai dette, sui discorsi mai cominciati… So di ritrovarti nella foglia che segue i miei passi lungo il viale d’autunno, nello squarcio di sole sulla pelle, nella luce della lampada fioca sui versi mai scritti…. Ti inseguo nel freddo silenzio che ci avvolge e sento un leggero suono dar voce ai miei pensieri quando più non ritrovo le parol

A SARA

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dedicata a mia figlia Sara (Antonella Riviello - "Strade di latta") Siamo un’isola sola in questo mondo navigato in fretta che non conosci eppure gli sorridi, l’accarezzi. Stasera ti sorprende questa luna che tenti di afferrare ma non viene … Potessi... darei stelle poi diamanti ai tuoi sogni di fate e cavalieri … Ma un giorno vi entrerò in punta di piedi e la carezza sarà la lunga spada a intimorire l’incubo del drago … C’è il fiore che profuma e l’erba amara; c’è l'uomo cavaliere e l’uomo drago; c’è il sorriso di un giorno e di una sera il pianto... ... ma sarò io il magico rifugio finché avrò un mare per venirti incontro … e le mie braccia, come questa notte, per tenerti forte! (dedicata a Sara in data 5 agosto 1991)