Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta poesie dalla raccolta Soliloquio

BREZZA DEL SUD

Immagine
Brezza del sud, brezza leggera nei viali canto per te stanotte. Sulla mia pelle ove ancor l'onda riposa lascia le tue carezze a trastullarsi come bimbi sulle rive d'agosto. Brezza settembrina eri forse la stessa a scoprirmi quando la prima foglia mi cadde incerta sul palmo della mano e gli occhi sostai perplessa sulla schiena di chi fuggì oltre laceri pioppi de sud. Brezza  leggera fosti tu a rapirla? Con lei fuggirono mille farfalle bianche e il seguito fu pioggia ... pioggia incessante su ciò che ci illuse, su ciò che sarebbe stato e che non fu. Ricordi almeno la sua voce di innumerevoli foglie smosse appena tra vaghe sinfonie ad altre brezze già note? Stanotte nei viali canto solo per te brezza del sud ... carezzami!

Classe '14

Immagine
Il sipario si è chiuso - mi dice - vendevo abbuono abiti smessi all'angolo di corso Umberto I poi improvvisa la guerra, la miseria a far code di donne agli spacci  segreti. Le vie desolate, le mura imputridite, ogni cosa puzzava di tedeschi, finanche il pane ne diffondeva il lezzo a sera. "Heil Hitler". La sua voce assurda s'intanava nei polmoni, nelle ossa ... tuttora nelle notti inoltrate mi sembra riudirlo starnazzare. Partimmo in tanti - continua con occhi allucinati  - e ancor sento diffondere dalle tempie alle caviglie le gelide notti russe le gelide notti di prigionia e poi la sabbia ardente del deserto, le cavallette insidiose, l'Africa impensabile di una lontana mappa. Ed ora eccomi qui privo di gambe si, ma fortunato di esserci ancora ... Ricordo quando le persi ... ricordo una bomba dispettosa ... le portò via nell'aria bruna tersa ... caddero distanti un venti metri una dall'altra. Piansi, no...

SE DI ME ...

Immagine
Avrai ali bagnate occhi di pantera da un rimpianto addolciti se un giorno verrai, se di me cercherai come invano cercai i tuoi occhi per nuotarci dentro. Sarai profumo di terra e boschi e avrai labbra dipinte da sorrisi veri come il giorno, semplici come l'alba, eterni come l'astro. Per te affiderò apriche finestre al vento, i miei capelli a marzo, i miei sandali al mare, la mia pelle al gelo. Perchè il tuo nome di mamma fu cifrato dal polline di una rosa bianca, un papavero, un girasole. Perchè il tuo volto lo dipinsero gli astri sulle tele del cosmo e più non va via, più le costellazioni lo ravvivano nella notte quando il buio riapre il suo arcano spettacolo. Avrai ali bagnate di gabbiano ferito da ciò che non passa, non sfuma, nè sfiorisce, se un giorno verrai, se di me cercherai come invano cercai i tuoi occhi, come invano mi chiedo senza darmi risposta.

UNA VIRGOLA

Immagine
Un gradino poi un altro. Il vento schiaffeggia la tua soglia. Soffi  prepotenti alle tue mani impacciate. Tu a scordare vent'anni in una frase sospesa da una virgola e un silenzio ... io a narrarli soltanto dietro a un cenno. E cade la neve oltre la tenda azzurra. Sibila il vento tra fessure illogiche conclusioni, sospette realtà ferite da un segreto. Tu a celare espressioni tra odori fumanti di cucina. Io a seguir su castagne i tuoi tagli imprecisi, il tuo sguardo nel vuoto. Sei la storia comune, replicata di tanti nostri films ... stupida frase sospesa da una virgola e un silenzio.  

PICCOLO BORGO

Immagine
Piccolo borgo. Intruglio ancor vivo di voci, sguardi velati da tendine intessute di luci smorte. Bastardo borgo via scacciò passi in parte miei ... ora più non ricorda e smarrisce colori su pagine incomplete. Piccolo borgo sbadigli di porticati e storie che inseguono il crepuscolo. Piccolo borgo sui tuoi lastrici persi l'ombra mia quando raggi lunari filtrarono ansie sulla pelle ... ed io cifravo racconti tra il chianti e bruschette di taverna. Borgo di ironia sorbita da lanterne corteggiate da voli brevi .... poi il mio sguardo ristette e al cuore strinsi il rombo del motore ... nel piccolo borgo antico.

TORRI DI FUMO

Immagine
Gli occhi che nel cassetto custodisti puoi rimettere adesso sul tuo volto; riporli sicura e indifferente rifugiarti nella fermezza della tua voce roca. Guarderò torri di fumo all'alba. Scaccerò vie straniere da viaggi in vagoni polverosi. Sul mio mare increspato ho aperto finestre all'alba. Pazzi voli han slacciato gli occhi miei dal ricordo di un vetro una stufa, una finestra. Puoi tornare a giocare le tue carte a nascondere l'asso chissà dove ... guarderò torri di fumo all'alba.

Dov'eri

Immagine
Quando ho scorto un tuo morso sulla pelle .... dov'eri? Prima di te e una storia spazi comodi d'aria poi il rumore costante penetrante di un'ora ed altre ancora. Ho calpestato una via imperterrita afferrando immagini e il sole su di me moriva, in me entrava la notte come rapide frecce. Sul mio corpo assopiti suoni di distanze, schiaffi di vento alle tue guance e il tuo morso ... dov'eri? Dov'eri? A inventarti per l'imprevisto un occhio amaro ... malato ... un sorriso ironico ... Dov'eri quando un giorno ho scoperto il sole, le voci, che il lago incantato è un'idiozia, un imbroglio? Dov'eri? ... a seppellir qualche amore, a confondere la terra con il mare, a ricucir gli stracci perchè il mondo non sappia dell'ingombro di un fagotto? Perchè in fondo c'è spazio ed ogni strada si incrocia al bivio ... allora saprò dov'eri ....

CORSA IRREVERSIBILE

Immagine
Non ti stupisce il tempo a sfiorar sassi   medesimi di ieri mentre incalzi il tuo giorno a piedi nudi. Irreversibile corsa non ti curi di noi incoscienti  di nuvole già perse tra luci impazzite e 100 orari. Stupidi a dissipar la nostra noia ... follia di nasconderci  agli occhi di una vita differente.  

SPETTATORI IMMOTIVATI

Immagine
Una goccia di pioggia Un'altra Un'altra ancora. Noi due assenti Com'è assente la primavera Assorti tra lembi di pensieri. Cade una goccia e la segui lentamente Muore sotto i nostri occhi Di spettatori immotivati.

UN GIORNO RICORDERAI

Immagine
    Quando il suono della mia voce avrà nuovi orizzonti ricorda le parole che dicevo ... i miei versi frettolosi ... Se mai dovessi smarrirli ricorda la certezza della notte l'odio in agguato nel respiro in fondo al cuore ... negli occhi. Fa dei tuoi occhi specchi limpidi  di cieli immensi e la tua pelle sia sempre terra calore ... semplicità.

MI DICI

Immagine
Che ne sai di segrete amarezze radicate in un verso rubato frettolosamente alla penombra? Confronti il mio volto con centro altri volti per le vie ma non guardi all'interno dei miei occhi. Che ne sai di fitte ombre incise all'angolo del cuore? E ancora un rigo sorvoli .... - hai fantasia - mi dici.  

Nell'oceano

Immagine
Carezza o lieve soffio di vento Granello caduto ignaro nell'oceano o guancia di luna complice all'intreccio di capelli e parole evase dalla grata del domani. Fu sepolcro imbiancato per un'ora. Cenni d'ombre avulse dal selciato imprigionate al muro. Il mare perse stornelli. Scivolati nel grembo della sabbia tra fari impazziti all'est senza darci domani, forse .... senza più riconoscerci come gocce di cielo nell'oceano. (Antonella Riviello - Soliloquio)

Cosa dire

Immagine
Quando vedrò care cose morire accanto a me basterà un foglio o scrutare i tuoi occhi attentamente. Non so se almeno allora capirai.... quando più non saprò cos'altro dire di una triste fantasia parcheggiata. ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Ciclone

Immagine
No! Non ci perderemo in sogni notturni come ala dispersa dalla bora. L'anima appesa a un filo oltrepassa ogni ciclone con gli stessi capelli di un guerriero. ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Ancora un giorno

Immagine
Ancora un giorno rapito da fiumi di macchine vaganti nella logica del mattino. Figli del golfo. Suole e sogni a scalfir  silenzi momentanei alternati all'acciottolio del barman. Poi riagganciare il giorno alle caviglie  opprimendo apatie improvvise mascherandoci il cuore e la voce. Il nostro giorno perso rapito da finta indifferenza. Capaci di darci una distanza pur sapendo l'istinto. ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Galoppo

Immagine
Saltelli di luci mura d'ombre ridate al seno della notte. Proietto immagini nuove in spazi stabili. Oscilla l'aurora sui lampioni.  Galoppo notti incompresi silenzi di terrazzi per darmi una stella nuova un'altra luce.  ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Casomai ritrovarsi

Immagine
Casomai ritrovarsi frangendo promesse o far finta soltanto per non darci realtà. Riempirti il bicchiere  perchè no? Nell'ebbrezza si è più umani bruciando ali d'aquila in agguato. Casomai rinciampare nell'ombra tua improvvisa posteggiando lo sguardo scuro all'angolo dei nostri ieri smarriti senza un astio. O dirci che è stato  volo di gabbiano filo di paglia in preda al vento senza ombra nell'aria. ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Questa notte soltanto

Immagine
Teniamoci per mano e usciamo fuori. Il giorno senza sole è troppo breve, le notti insonni più lunghe di ieri. Esci con me stanotte. Sperdiamoci silenziosi per le strade deserte tra cani randagi infreddoliti, tra vecchi biglietti calpestati. Fingiamo di partire questa notte tra la gente che parte per davvero. Teniamoci per mano una pazzia. Contiamo i lampioni lungo il mare poi in corsa verso il molo  per guardarci negli occhi come la prima o l'ultima corsa mentre il mare è saltelli di luci nelle acque. Teniamoci per mano fino all'alba per non perderci più. ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Certezza

Immagine
Nell'incertezza del dirti, affiora la certezza del pensiero che scompigliando sere ricerca un tuo accenno tra i lampioni. Rammento il faro accennante sulla costa e sussurri marini tra scogli immobili nello scenario della notte. Tu, meteora disfatta nella legge del cosmo, nell'incognito della vita, nella sorpresa della pioggia che quando cade ammicca senza posa. Nell'incertezza del dirti, fuggo ove strade non s'incontrano pur fermandomi ancora in faccia al faro mentre richiama dal molo piccoli sogni naufragati sul fondo delle suole. Ma la certezza è via sveglia al mattino nei sapori di ritmi ormai diversi ... nell'incertezza del dirti ove affiora certezza di sfuggirti.  ( Antonella Riviello - Soliloquio )    

Per non ridere

Immagine
Ho scritto un verso per te. Puoi anche ridere se vuoi rimanere il silenzio affogando i tuoi occhi nel giornale. Per un attimo breve li hai distratti sorvolando l'inchiostro indifferente. Seri rimasto in silenzio senza sillaba o cenno forse per non ridere. ( Antonella Riviello -  Soliloquio )