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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

GLI OCCHI DELLE DONNE

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      Gli occhi delle donne hanno lacrime che dissetano il sole e l'arida terra. Si vestono di mare per guardare lontano e diventano prati se sognano aquiloni. Rubano foglie d'autunno per affidare i sogni al vento quando gelide gocce di speranza si trasformano in perle sotto il freddo cielo dell'inverno. Gli occhi delle donne sono lucidi e silenti sul vecchio dolore che come una brezza  sale dalle vene al cuore. Sono gli occhi che si fanno ricordare come l'incanto di una luce che inebria e illumina d'amore.  

SALLY

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Non so perché sia arrivata nella mia vita ma quel giorno ero in macchina e percorrevo la strada di campagna per raggiungere i cani che noi volontarie avevamo in cura. Improvvisamente lei mi seguì fino a fermarsi davanti al cancello. Scesi dall’auto e le chiesi “chi sei?” … lei scodinzolava e non era per nulla impaurita, cercava con il suo musetto la mia mano e io l’accarezzai sorridendo. “Allora vuoi stare qui?” - le chiesi – “Vuoi mangiare qualcosa? Mi piacerebbe chiamarti Sally, ti piace? A me piace la canzone di Vasco Rossi ... dai … andiamo dentro …”. Mi seguì continuando a scodinzolare e a cercare la mia mano mentre gli altri cani l’annusavano e le giravano intorno festosi. Le preparai la pappa nella ciotola e divorò tutto in pochi minuti, poi rimase accanto a me per tutto il tempo che dedicai alle pulizie, a preparare le altre pappe, a sistemare le brandine nei box e le cucce all’esterno. “Vuoi dormire dentro o vuoi star fuori?” – le chiesi mentre seguiva

LIBRI, intorno a “Strade di latta”, recensione di Antonella Rizzo

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  Con grande commozione ringrazio Antonella Rizzo, poetessa, scrittrice, giornalista, performer, attiva nel campo dell’intercultura e della letteratura di genere, per la recensione al mio libro "Strade di latta". E' stata una sorpresa inaspettata e molto gradita  che  vi riporto  su queste pagine  dove custodisco una parte della mia vita. Grazie ancora!  LIBRI, intorno a “Strade di latta” di Antonella Riviello – Mondoreale

Vi chiamerò quando arrivo

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  Uno zaino di ricordi e le mie scarpe nuove. Nelle mie tasche un sogno e son felice. Vi chiamerò quando arrivo. Sono già lontano dagli ultimi giorni di tortura e la mia pelle spaccata più non mi fa male. Sorrido guardando i gabbiani incrociarsi in alto verso il sole mentre la costa è sempre più vicina. Saremo liberi come loro. Vi chiamerò quando arrivo. Le mie ali sono pronte e nessun giustiziere è alle mie spalle. Sono felice, quasi piango di gioia pensando a te che incontrerò tra i tanti volti in attesa sulla riva. Vi chiamerò quando arrivo. Notte fonda e un boato ci avvolge all'improvviso. Non vedo nulla. Le onde mi trascinano giù insieme a tanti. Stavo spiegando le mie ali ma vado giù... sempre più giù tra le onde che mi rubano le scarpe nuove come la libertà. Le mie ali profumano di mare .... Non dite mai che ho sbagliato ... Saranno gli altri a chiamarvi e non più io. ( Per ricordare i dispersi dopo il tragico naufragio in Calabria, avvenuto all'alba di domenica 26 febbr