Strade di latta

  … non c’è più nessuno della tua generazione e nessuno dei tuoi amici che nel 1945 partirono con te in divisa, chiamati in guerra nel deserto della Libia e poi fatti prigionieri in Inghilterra. Le guerre non sono mai finite, la supremazia e la disumanità sono sempre più agli apici e niente giustifica le guerre e gli stermini che devastano la Terra. Molti tuoi amici non tornarono a casa da quella lunga guerra …. Tu ritornasti con tutti i segni della prigionia addosso e nel 1963 ci fu il mio arrivo in casa a portare una luce nella tua vita. Grazie per esserti innamorato del mio sorriso e dei miei occhi quel giorno che mi scegliesti in quel gruppo bimbi che non avevano nessuno ..... Avevo 11 anni quando le tante malattie ti portarono via ma ricordo i tanti pensieri che ti lasciavo sotto il piatto per il tuo compleanno e che tu leggevi con gli occhi lucidi. Sono cresciuta da sola con la forza che mi hai lasciato e con il tuo sorriso a farmi da guida nel vuoto lasciato da questa tua...

                        Puoi entrare nei miei ricordi E raccontarmi dei giorni trascorsi insieme Quelli che non riesco a ricordare Quelli racchiusi in un profondo buio. Forse eri lì a osservare le mie minuscole mani Che disegnavano un fiore Sui vetri bagnati dalla pioggia   E lanciavano in aria i coriandoli Di una festa che non c’era. Vorrei un ricordo in più Di quei giorni sempre troppo lontani. Vorrei un urlo, un sorriso, una risata. Entra nei miei ricordi E tira fuori il meglio di noi. Raccontami di quel fiore sui tetti E di quella nuvola che oscurava il sole Nel nostro immenso cielo.     

  Non ci sei, eppure sei qui, tra i miei brandelli di vita. Sei qui tra briciole di ricordi che vagano nel vento, tra gli istanti vissuti che non ricostruisco. Eppure sei qui a raccogliere parole che il silenzio afferra, a socchiudere gli occhi alle giornate uggiose… Sei qui… quando cadono le foglie sui miei giorni andati lungo gli argini del cielo dove tu li raccogli. Poi mi riporti un sogno dipinto con i pennelli di nebbia.

  Ci ritroveremo come ogni uccello ritrova il suo nido e saremo fiori di loto in un giardino incantato    

                          Scende la sera  e gli ultimi raggi di sole si specchiano  su batuffoli di nuvole. In alto tra le foglie ali di vita  si riposano dal volo. Osservo attonita  e fermo il mio sguardo  nello spicchio di cielo che scompare. Mi arriva il tuo respiro di vento  tra una nuvola e l'altra.  Ciao pa'...       

    Mio padre tornato dalla guerra e dalla prigionia mantenne la sua promessa. Gli uomini veri erano così. Uniti nell'amore che non li ha mai divisi, nella buona e nella cattiva sorte, nella gioia e nella malattia come in una favola... Tra le stelle si sono ritrovati e ogni sera la loro voce è in quel lieve sussurro del vento.    

    Ci ritroveremo  come ogni uccello ritrova il suo nido  e saremo fiori di loto  in un giardino incantato.      

E' tanta l'emozione quando si ritrovano fotografie di un passato molto lontano. Tu le custodivi gelosamente in uno scatolo ed io le ho incollate in un album soltanto alcuni anni fa. Oggi le riprendo con delicatezza tra le mani e cerco indizi per riuscire a conoscere di te qualcosa in più.  Ti immagino in mille posti diversi, orgoglioso della tua uniforme, impavido e forte tra le macerie e la polvere, sospinto dal desiderio di restituire la libertà a quanti ancora la stavano implorando per poterla finalmente respirare e conoscerne il senso. Quante vite si sono accasciate dietro   e davanti a te? Quante lacrime hai versato nelle tende da campo e nei campi di prigionia? Quante volte hai desiderato un abbraccio forte nei momenti di smarrimento?   Hai mai provato paura?  Le tue foto ti ritraggono coraggioso e fiero ma ognuno di noi comprime un dolore nell’anima, quel dolore che non si riesce a   raccontare. E’ lo stesso dolore che vedo nascosto nel...