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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Te li ricordi i papaveri?

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Te li ricordi i papaveri? Il primo era nato così, improvviso, fragile e tremante nella nostra aiuola. Ti incuriosivano i suoi petali leggeri e assetati di rugiada. Li sfioravi con la tua zampa minuscola, attenta a non sciuparli. Li annusavi e correvi via a nasconderti quando un petalo si muoveva appena. Guarda che magia stanotte nel giardino! Mi parlano di te ed ascolto con gli occhi lucidi assorti. Ne conto uno, due, otto ... dieci ... me li ricordo i papaveri ...

NOI

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Siamo nate per leggere ciò che c'è scritto  tra l'acqua increspata e le foglie  mentre il sole scompiglia le nostre rughe.  Andiamo dove il sole tarda a nascondersi  e una goccia di rugiada cade lenta tra gli occhi.

Due passi

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Due passi nel vento  nella sera come non ci fosse domani  né ieri.  Due passi leggeri su tracce  d'immenso.

Respiro

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Respiro il cielo  come se non avessi altro e mi vesto di nuvole  per sognare le ali.

Non c'è brivido

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Non c'è brivido  nella notte  se un sogno  di stelle  si fa spazio  nel buio.