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Sogno che viaggia

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Vanno e vengono

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Vanno e vengono sfiorandoti appena come le foglie ingiallite sulla strada sassosa che non lasciano traccia prima che il vento  le porti lontano ... Vanno e vengono e neanche l'ombra rimane tra le luci smorte della sera e gli occhi lucidi  che non guardano indietro mentre vanno e vengono ...

Portatemi lassù ...

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Passerà

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PICCOLA PERLA

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Piccola perla... una farfalla trema sulle ciglia, cavalli alati oscillano criniere di topazi nel ricondurti all'estasi di impenetrabili sonori. Nell'infinito galoppo sorridi alla mia voce come all'astratto suono dei coralli nel tuo trascorso mare... La tua piccola mano è noce di grano sul mio tiepido palmo ed i capelli corvini l'essenza che adoro sulle mie gote modellate dai giorni. Piccola perla... ti attende il mondo nell'estensione delle sue braccia possenti mentr'io ti guardo e piango... per il succinto volo dei tuoi cavalli d'oro, per il sorriso all'estasi che il tempo riscatta... per la noce di grano che diverrà una spiga sulla mia mano incerta. (dedicata a Maria in data 7 giugno 1986)

A SARA

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dedicata a mia figlia Sara in data 15 agosto 1991   (Antonella Riviello - Poesia Visiva)

AMARE

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Le case nel cuore

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Rimangono nel cuore le case svuotate in fretta e gli affetti perduti che ritornano nella luce del sole al tramonto, nella canzone del fiume nella sera e sui petali dei fiori nei boschi a primavera. Si culla un sogno anche se è tardi mentre una nuvola dona spazio al sole.

UN SOGNO

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Ho voglia di tornare tra le mie pareti tra i miei cuscini e rannicchiarmi sotto la coperta anche se fa caldo. Ho voglia di starmene con gli occhi chiusi sorreggendo la guancia con la mano. Ho voglia della mia musica  che riempie il vuoto e mi accarezza. Ho voglia di non sentire e di non leggere. Ho voglia che il mio sogno di pace allagasse la terra. Ho voglia di immergermi in un sogno che non rimanga un sogno.

E' la mia sera

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Mi piace quest' aria fresca che fa stringere le spalle e restare qui ad osservare i fiori appena socchiusi. Ogni stelo una storia ogni foglia un pensiero. È una fresca sera ... è la mia sera.

LO SCIALLETTO DI MARGHERITE

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C’è un piccolo posto, nella mia casa, dove gelosamente custodisco gli oggetti a me più cari. E’ una vecchia valigia color cuoio, né piccola né grande, che riapro ogni tanto per inserirci qualcosa da ricordare nel tempo. Dopo tanti anni ieri l’ho riaperta ed ho sorriso nel ritrovare intatto il mio piccolo scialletto di margherite … un dono per me preziosissimo legato a giorni molto lontani … Ero una piccola bambina di tre anni quando abitavo in paese con i miei genitori. La finestra della cucina distanziava molto poco da un tetto, al punto di consentirmi di affacciarmi e raccogliere con un cucchiaino la neve che lo ricopriva interamente. Intorno a me c’erano alte montagne che lasciavano spazio all’immaginazione quando volevo sognare … ma nulla impediva ai caldi raggi del sole e alla pallida luce della luna di entrare nella mia stanza. Quando c’era la luna piena tutto il paesaggio intorno mi sembrava una favola … ed io rimanevo incantata con gli occhi in alto a c...

Te li ricordi i papaveri?

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Te li ricordi i papaveri? Il primo era nato così, improvviso, fragile e tremante nella nostra aiuola. Ti incuriosivano i suoi petali leggeri e assetati di rugiada. Li sfioravi con la tua zampa minuscola, attenta a non sciuparli. Li annusavi e correvi via a nasconderti quando un petalo si muoveva appena. Guarda che magia stanotte nel giardino! Mi parlano di te ed ascolto con gli occhi lucidi assorti. Ne conto uno, due, otto ... dieci ... me li ricordo i papaveri ...

Goccia di vita

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Un soffio di vita Venuto dal nulla Un soffio di vita Sfuggito al futuro  Una goccia distratta Io l'imprevisto.

BREZZA DEL SUD

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Brezza del sud, brezza leggera nei viali canto per te stanotte. Sulla mia pelle ove ancor l'onda riposa lascia le tue carezze a trastullarsi come bimbi sulle rive d'agosto. Brezza settembrina eri forse la stessa a scoprirmi quando la prima foglia mi cadde incerta sul palmo della mano e gli occhi sostai perplessa sulla schiena di chi fuggì oltre laceri pioppi de sud. Brezza  leggera fosti tu a rapirla? Con lei fuggirono mille farfalle bianche e il seguito fu pioggia ... pioggia incessante su ciò che ci illuse, su ciò che sarebbe stato e che non fu. Ricordi almeno la sua voce di innumerevoli foglie smosse appena tra vaghe sinfonie ad altre brezze già note? Stanotte nei viali canto solo per te brezza del sud ... carezzami!

COME UN RAMO RAPITO

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C’è odore di terra sulla foglia dell’olmo caduta sulla mia mano… Percepisco di esserci nei rumori di vita intorno ma non sento, non vedo, non ascolto…. La mente corre sull’altalena della memoria mentre chiudo gli occhi alla luce per fuggire lontano oltre i pensieri. Un alito di vita delinea il mio corpo che cambia, accende i miei occhi nel vuoto ma mi sento lontana da me come sospesa nel vento oltre l’urlo delle ferite che più non hanno voce. Non so se chiamarlo dolore la morsa di ghiaccio intorno al cuore… ma ancora mi lascio andare come un ramo rapito dal fiume…