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Visualizzazione dei post con l'etichetta Storie a 4 zampe

SALLY

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Non so perché sia arrivata nella mia vita ma quel giorno ero in macchina e percorrevo la strada di campagna per raggiungere i cani che noi volontarie avevamo in cura. Improvvisamente lei mi seguì fino a fermarsi davanti al cancello. Scesi dall’auto e le chiesi “chi sei?” … lei scodinzolava e non era per nulla impaurita, cercava con il suo musetto la mia mano e io l’accarezzai sorridendo. “Allora vuoi stare qui?” - le chiesi – “Vuoi mangiare qualcosa? Mi piacerebbe chiamarti Sally, ti piace? A me piace la canzone di Vasco Rossi ... dai … andiamo dentro …”. Mi seguì continuando a scodinzolare e a cercare la mia mano mentre gli altri cani l’annusavano e le giravano intorno festosi. Le preparai la pappa nella ciotola e divorò tutto in pochi minuti, poi rimase accanto a me per tutto il tempo che dedicai alle pulizie, a preparare le altre pappe, a sistemare le brandine nei box e le cucce all’esterno. “Vuoi dormire dentro o vuoi star fuori?” – le chiesi mentre seguiva

DUE AMICHE PER LORETTA

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Da un pò di tempo questo piccolo ricordo diventa più insistente degli altri... va e viene dalla mente con i suoi tanti flash.... Questa sera l'ho spolverato un pò e lo trascrivo con un dolce sorriso .... Come tutti i bambini anch’io amavo tantissimo gli animali ed ogni sera mi addormentavo tenendo stretto tra le braccia il mio gattino grigio di peluche… e sognavo…. ogni notte sognavo di coccolare un piccolo gattino vero o un cagnolino. Quando il desiderio diveniva forte, provavo a chiedere a mia madre di regalarmi un pelosetto vero promettendole una condotta da dieci e lode… ma lei niente, nessuna promessa riusciva a scuoterle il cuore… lei non amava gli animali né gradiva la loro presenza in casa! L’unica concessione che mi veniva fatta era quella di soccorrere i passerotti caduti sul davanzale della finestra … ma niente di più! A quei tempi abitavamo in paese e la finestra della cucina si affacciava sopra un tetto talmente vicino da farmi raccogliere con il cucchia

Vivrai sempre nel cuore dolce Nala

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20 gennaio 2020 - Stasera ho guardato tutte le foto che dal 10 settembre 2012 hanno riempito tante cartelle seguendo la nostra vita insieme. Non ho la forza di parlare di te con tanti che non potranno mai capire o fingono di farlo, preferisco raccontarlo a queste pagine che raccolgono gioie e dolori della mia vita con te e con tanti altri come te. Tu non eri un gatto ma una figlia coccolona, l'amica speciale che percepiva i miei stati d'animo e curava le mie tristezze strofinando il suo musetto sulla mia mano. Eri la mia "Na" e quando ti chiamavo così ti piaceva tanto, mi rispondevi con i tuoi insistenti miagolii e mi giravi intorno alle gambe in cerca delle mille carezze. E poi i tuoi occhi, così verdi e limpidi, così attenti e dolci, due laghetti nei quali specchiavo i miei quando mi osservavi dal tavolo della cucina, in attesa del piccolo premio.     Sette lunghi anni indimenticabili, momenti di amore, fedeltà e complicità che non si possono contare e che