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Visualizzazione dei post con l'etichetta NO WAR

LA VOCE DEL CUORE

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(Antonella Riviello - "Strade di latta") Guarda lontano, amico! Il fiume della morte è invisibile marcia che trascina. Negli spazi indiscussi gli uccelli si sfiorano ed implorano. Un grido ha lacerato il cielo ma nulla è caduto sulla zolla di terra stretta in pugno nell'ultimo sguardo... sulla mano di ghiaccio che stringe al cuore un corpicino di neve... Impavide ombre frugano viali e boschi senza tempo ed un vagito fra gli sterpi irrompe la sua ragione di vita! Ora che i fuochi sulle rive sono spenti e passi chiodati danno tregua al rumore... ASCOLTA, aggrappata al cuore, UNA VOCE...

Avrai sbagliato a colpirmi ...

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  Avrai sbagliato a colpirmi. Non credo che nel mirino ci fossi proprio io piccolo e indifeso con il mio orsetto tra le mani e il cappellino rosso. Avrai sbagliato a colpirmi. Un bambino non è nemico di nessuno ma ho tanto male adesso e non c’è la mia mamma accanto a me. Sento ancora boati e le nuvole di fumo mi fanno tossire. Dov’è il mio cappellino rosso? Il mio orsetto è sporco di polvere e non riesco a raccoglierlo. Perché le case crollano e tanta gente fugge via piangendo? Qualcuno mi ha preso tra le braccia e mi sento più sicuro da te che hai sbagliato a colpirmi. Un bambino non è nemico di nessuno.

Più veloce del vento

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Alzati e corri più veloce del vento. Non guardare in alto. Non pensare a questa strada Che sfida il tuo coraggio. Corri! Stringi al petto tuo figlio e corri! Un tuono potente Fermerà la follia del tuo nemico. Corri donna con gli occhi di polvere E il cuore stremato. Corri con tuo figlio che piange E si aggrappa alla tua giacca   Mentre le bombe lasciano un solco enorme Alle tue spalle. Digli che il coraggio abbatte la paura. Digli che il sole splendente è sempre più vicino. Digli che una nuova terra vi aspetta. Un tuono potente Fermerà la follia del nemico. Corri mentre il tuo mondo si sbriciola E il fuoco divora il tuo passato. Corri verso la libertà e la luce Con il tuo sogno che non si spegne Anche se le tue gambe tremano. Corri! Tante altre donne Hanno già oltrepassato la frontiera! Devi farcela con le tue braccia forti Anche se il ponte è caduto E il fango inchioda le tue scarpe. Corri donna con tuo figlio Stretto forte sul cuore. Un tuono potente Fermerà la follia del ...

Classe '14

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Il sipario si è chiuso - mi dice - vendevo abbuono abiti smessi all'angolo di corso Umberto I poi improvvisa la guerra, la miseria a far code di donne agli spacci  segreti. Le vie desolate, le mura imputridite, ogni cosa puzzava di tedeschi, finanche il pane ne diffondeva il lezzo a sera. "Heil Hitler". La sua voce assurda s'intanava nei polmoni, nelle ossa ... tuttora nelle notti inoltrate mi sembra riudirlo starnazzare. Partimmo in tanti - continua con occhi allucinati  - e ancor sento diffondere dalle tempie alle caviglie le gelide notti russe le gelide notti di prigionia e poi la sabbia ardente del deserto, le cavallette insidiose, l'Africa impensabile di una lontana mappa. Ed ora eccomi qui privo di gambe si, ma fortunato di esserci ancora ... Ricordo quando le persi ... ricordo una bomba dispettosa ... le portò via nell'aria bruna tersa ... caddero distanti un venti metri una dall'altra. Piansi, no...

Leggeri come un sogno

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Leggeri come un sogno Presenti come un ricordo. Gli occhi rimangono infiniti Dove nulla si consuma E se guardi tra i rami e il cielo Li vedi sorridere commossi Sulle loro spoglie Portate a spalla tra i fiori Allineanti e composti. Leggeri come un sogno Stringono sul cuore L’elmetto e la piastrina Mentre una voce e un inno Li ricorda. Leggeri come il sogno Stretto   nel loro cuore E presenti come ieri Come dal giorno Che non andarono più via. Gli occhi rimangono vivi Dove più nulla si consuma. (dedicata ai militari inglesi ritrovati sulle colline di Pellezzano e che saranno sepolti nel cimitero di guerra di Montecorvino Pugliano (SA))

1 giugno 2019 "Luoghi per la Memoria"

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Dagli inizi di giugno del 1946, molti soldati italiani ritornarono a casa dopo lunghi anni di guerra e di prigionia, stremati ma felici di aver difeso la nostra Patria e finalmente di poter votare per la libertà di tutti noi. In tanti non ritornarono e oggi vengono ricordati nei cimiteri di guerra di altre nazioni. Tanti altri sono rimasti dispersi ma il coraggio di tutti loro deve vivere ogni giorno nel cuore di tutti noi per non dimenticare che la libertà da ogni tirannia va difesa in ogni istante della nostra esistenza . Di seguito le foto tratte dall’evento “Luoghi per la Memoria 2019” mostra con reperti Bellici e mezzi storici della II guerra mondiale, allestita dall'Associazione "Amici del Tricolore" presso l’Istituto Comprensivo di Bellizzi (SA) e alcune immagini del cimitero di guerra di Salerno, dove è stata deposta la corona ai caduti. Le fotografie del nostro territorio in guerra lasciano un brivido sulla pelle se immaginiamo quanti soldati hanno p...

Petali

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No. Non guardate soltanto manti di stelle ma ascoltate gli orologi del mondo. Ecco, rintoccano passi chiodati di soldati dai mille accenti costretti a sollevar passi cadenti. Ecco i giovani petali avulsi da camere ormai vuote. No. Non piangete per la ruga marcata sulla fronte ma per il sangue avidamente risucchiato dalla terra ... per gli immensi confini barricati nelle geografie trafitte ... per la strada che più non porta a casa ... per l'uomo che muore invocando libertà.

LAGGIU'

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Laggiù quella mano tesa impaurisce il sole e con essa già cento, mille mani tese... incontabili ormai! Laggiù, non vedi? Laggiù, non senti? L'ultimo appello non conosce speranza. L'ultima immagine è polvere, cenere in preda al sole spietato. Laggiù la morte non conosce pietà. Laggiù la terra è avida di corpi senza respiro. Laggù, non vedi? Laggiù, non senti? Hanno il tuo stesso cuore e come te sfogliano pensieri! A differenza di te non custodiscono abusi ma solo un freddo destino in agguato dovuto al mio, al tuo, al nostro EGOISMO!

ULTIME VOCI

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Oggi Kabul come Nassirya e come tante altre città dove gli attentati terroristici hanno spento le vite dei nostri soldati impegnati in quelle che chiamano " missioni di pace ". Voglio dedicare questa poesia ai nostri 6 soldati caduti oggi a Kabul, ai soldati uccisi a Nassirya, ma anche agli uomini, alle donne e ai bambini ... vittime innocenti di ogni guerra... (Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Le ultime voci, a quelle già cadute, si associano in un canto sommesso. Son lì, sulle rocce incise ora che la notte del mondo, entro i sogni degli esseri amati le conduce. Son tutte nel vuoto a sfiorarsi appena quando un video confuso le ricorda come una pioggia distrattamente caduta a Rio. Povere voci, vissute nell'incertezza di pace, nella certezza di sangue, con l'anima sospesa in antri cupi ed il destino affidato al campo minato! Qualcuno può udierle nel traffico intenso di una squallida metropoli dove nessuno vede e...

LIBANO

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( Antonella Riviello - "Tra me e il buio") Sigillo in proiezioni di un reportage instabile. Via satellite rapi affermazioni: incertezza di morte o vita. Pulsa il cuore dell'unghia affondata nella terra amaranto; la morte impavida inorridisce i colli, campi minati disegnano confini, antri cupi adombrano salvezze... scampi momentanei... Dal suolo emergono scalpi senza età e fututo. Libano: voci isolate di eroi... carri che sfrecciano nella notte sugli arcani tragitti di stelle cosmiche e lontane... Pulsa il cuore schiacciato al suolo. Medesimo colpo invano... immotivato!

IL RAGAZZO DI BEIRUT

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(Antonella Riviello - Poesia Visiva)