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Visualizzazione dei post con l'etichetta poesie dalla raccolta Vicoli d'ombre

Sogno di stelle

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Non c'è brivido  nella notte  se un sogno di stelle  si fa spazio nel buio.

PASSERA'

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Passerà prima o poi. Non semina morte il gelo e la pioggia d'autunno ravviva colori spenti. Passerà. La terra ha bisogno della pioggia, l'amore ha bisogno di un dolore ma tutto passa come neve sul ramo d'aprile.

NELL'OSSESSIONE DELLE CASE CADUTE

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Nell'ossessione dei ritorni le lamiere si son chinate al peso metallico della notte. Non rimane che l'accento irpino dei bimbi fra gli orfani massi di una casa accasciata. Non rimane che una donna a tentoni con occhi di argilla alle finestre di nebbia. Dai punti cardinali raccolgono spiccioli di sole ... ma è triste .... E' triste l'inverno sulle case cadute a piramidi di frumento in un cerchio allucinante fumo. Gli esseri caduti con parole invisibili siedono gli scanni inceneriti dai trascorsi camini... Vestita di pianto una colomba disseta stanotte i campi abbandonati.... Nell'ossessione dei ritorni rimangono volti di cera contro spazi svuotati... E l'ultimo cane in guardia all'invisibile casa... Non è una fiaba!

RUMORI

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") La mia mente è discontinuo rumore di rigagnoli, di mirtilli, di zolle calpestate a piedi lenti e la danza... la danza ipnotica di un venticello. A sera i giacinti gremiscono l'immensa rete: canuta solitudine sorda al mare estuoso, al fragor degli uccelli che sovrastano a rami gli arcipelaghi. Dalla mia mente, in furia incontenibile, precipitano i treni e l'inverno della città svanita nel più demente sogno oltre un cortile di sassi ballerini... E gli amori che più non fan rumore son tornati alle piazze, ai sobborghi, da un mare increspato di navigli.

LAGGIU'

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Laggiù quella mano tesa impaurisce il sole e con essa già cento, mille mani tese... incontabili ormai! Laggiù, non vedi? Laggiù, non senti? L'ultimo appello non conosce speranza. L'ultima immagine è polvere, cenere in preda al sole spietato. Laggiù la morte non conosce pietà. Laggiù la terra è avida di corpi senza respiro. Laggù, non vedi? Laggiù, non senti? Hanno il tuo stesso cuore e come te sfogliano pensieri! A differenza di te non custodiscono abusi ma solo un freddo destino in agguato dovuto al mio, al tuo, al nostro EGOISMO!

IL LUNGO SONNO DI UN FIORE

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Dormi fiore! L'inverno sul monte passa e ripassa... Il prato ha rimboccato la sua coltre di neve sul fragile sonno dei tuoi petali racchiusi sul seno della terra. La terra... essa ti cullerà, ti nutrirà... la terra saprà difenderti dal soffio impetuoso del vento. La terra no... non ti perderà: serberà il tuo profumo per le fitte siepi, nasconderà il tuo polline nel suo incantato silenzio, custodirà i tuoi petali quando una pioggia beffarda vorrà a tutti i costi carpirti per condurti... chissà! Ora hai tempo, oh fiore ancora per un sogno. Dormi... che già l'inverno sul monte passa e ripassa...

VERSO GLI ALTI CERRETI

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Dalle strette gole lontane s'ode il vento che ad unghie leggere sfiora i boschi,  di suoni d'arpa riveste rami intricati. Dall'animo degli alti cerreti si snoda il fiume giù per le bianche rocce cantando i giorni del borgo. Dai faggeti segreti e cristallini la rosa dei crepuscoli si riapre, vermiglia sulle vette si distende. Quando l'inverno all'avo tronco arriva la nivea coltre carezza salteggiando rocce e aguzze cime. Madre nebbia socchiude gli occhi ai rami sempreverdi... chè algidi mesi siano un sogno breve! Potessi fermarmi lassù... lì nell'anima di quei sentieri dal tempo inconsunti... Lì, a piedi nudi, vivrei promesse di ginestre e uccelli... Vivrei la vita delle acque che in musiche infinite nascono sotto gli occhi di un cielo limpido e sempre più vicino!

ULTIME VOCI

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Oggi Kabul come Nassirya e come tante altre città dove gli attentati terroristici hanno spento le vite dei nostri soldati impegnati in quelle che chiamano " missioni di pace ". Voglio dedicare questa poesia ai nostri 6 soldati caduti oggi a Kabul, ai soldati uccisi a Nassirya, ma anche agli uomini, alle donne e ai bambini ... vittime innocenti di ogni guerra... (Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Le ultime voci, a quelle già cadute, si associano in un canto sommesso. Son lì, sulle rocce incise ora che la notte del mondo, entro i sogni degli esseri amati le conduce. Son tutte nel vuoto a sfiorarsi appena quando un video confuso le ricorda come una pioggia distrattamente caduta a Rio. Povere voci, vissute nell'incertezza di pace, nella certezza di sangue, con l'anima sospesa in antri cupi ed il destino affidato al campo minato! Qualcuno può udierle nel traffico intenso di una squallida metropoli dove nessuno vede e

SETTEMBRE

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Guarda là... folate nuove di vento ci stan portando via settembre. Gli ultimi stormi per istinto tralasciano paesaggi posseduti. Sul terrazzo che limita scolorite fantasie settembre ti ha strappato qualcosa. Settembre ha affidato al vento scogli di un mare imbronciato, fronde di agosto cadute giù malaticce. Guarda là... dove la follia della città più non arriva i nostri sogni si incontrano i nostri versi respirano... Lì dove gli stormi stan volando le care cose disperse fanno il girotondo... torneranno!

DOVE SCORRE IL FIUME

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Sempre in me è la voce del fiume all'ombra della valle... in trasparenti giochi, ramoscelli chinati in assidua devozione. Non ti sorprendere oh fiume se non torno... se sugli argini stillati di rugiada lascio il mio fuggir dalle piazze per frangerti limpido tra le dita in nivea schiuma. Sempre in me rimani in discreti sussurri, supino al vento che in sè tira le canne... Non rattristarti oh fiume se non torno. Ho qui di faccia il mare amante segreto delle coste; accenna conoscerti da tanto chè sereno ti riversi in amplessi di sterpi, ciottoli e gramigna. Sempre in me oh fiume... rimane il tuo vocìo, il brulicar festoso a primavera, i fiori socchiusi nelle viete sere, i miei ritorni col tuo profumo addosso. Ero adolescente quando, nei fine settimana, mi recavo a casa di mia nonna e da lì, via di corsa sulla bici per arrivare al fiume. Il mio posto segreto era quello. Mi distend

PICCOLA PERLA

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dedicata a mia figlia Maria (Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Piccola perla... una farfalla trema sulle ciglia, cavalli alati oscillano criniere di topazi nel ricondurti all'estasi di impenetrabili sonori. Nell'infinito galoppo sorridi alla mia voce come all'astratto suono dei coralli nel tuo trascorso mare... La tua piccola mano è noce di grano sul mio tiepido palmo ed i capelli corvini l'essenza che adoro sulle mie gote modellate dai giorni. Piccola perla... ti attende il mondo nell'estensione delle sue braccia possenti mentr'io ti guardo e piango... per il succinto volo dei tuoi cavalli d'oro, per il sorriso all'estasi che il tempo riscatta... per la noce di grano che diverrà una spiga sulla mia mano incerta. (dedicata a Maria in data 7 giugno 1986)

ACQUA ALTA

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(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre") Acqua delle risacche sulle barche stremate di salsedine ed alghe impaurite. Acqua agli occhi del faro quando ai suoi piedi scivola impetuosa e scalza, come un segreto amante, fugge al suon di sirene nel ristoro dei granchi di bianche scogliere. Lì scava. Scava. Come un uomo condotto a mura di obliate finestre. Acqua silenziosa sulle spalle ricurve dei rari viandanti... ballerina sulle insegne di luci spente e sui campanili assuefatti a ritocchi di stagioni. Acqua alta sui marciapiedi vissuti con voce di scaltre fiere; sui muri scalcinati con dita veloci di assassina. Acqua delle risacche sulla "rotonda" vuota... tutto in sè racchiude e nulla chiede per non concedere....Acqua!