NELL'OSSESSIONE DELLE CASE CADUTE

(Antonella Riviello - "Vicoli d'ombre")




Nell'ossessione dei ritorni
le lamiere si son chinate
al peso metallico della notte.
Non rimane che l'accento irpino
dei bimbi fra gli orfani massi
di una casa accasciata.
Non rimane che una donna a tentoni
con occhi di argilla alle finestre di nebbia.

Dai punti cardinali
raccolgono spiccioli di sole ... ma è triste ....
E' triste l'inverno sulle case cadute
a piramidi di frumento
in un cerchio allucinante fumo.
Gli esseri caduti con parole invisibili
siedono gli scanni inceneriti
dai trascorsi camini...

Vestita di pianto una colomba
disseta stanotte i campi abbandonati....
Nell'ossessione dei ritorni
rimangono volti di cera
contro spazi svuotati...
E l'ultimo cane in guardia
all'invisibile casa... Non è una fiaba!

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