Simba, il mio splendido principino



Sono trascorsi 8 anni dal giorno in cui trovai Simba, insieme ai suoi due fratellini appena nati, riposti  in un cartone tra il materiale imballato in un camion. Ovviamente, mamma gatta non li avrebbe mai abbandonati lì, qualcuno decise di disfarsene nascondendoli tra gli imballaggi, consapevole di destinarli a morte certa  se nessuno si fosse accorto della loro presenza! Era il 1 marzo 2016, li portai a casa e “Un miracolo nel buio”, così come intitolai la loro storia,  avvenne soltanto per Simba che riuscì a salvarsi. A distanza di 8 anni, Simba  è sempre il mio principe fedelissimo, coccolone ma tanto fifone.


Quando ho cambiato casa tre anni fa, lasciando un appartamento per andare a vivere in una villetta,  Simba si è trovato di fronte a un mondo per lui sconosciuto e dopo i suoi primi timori, essendo caratterialmente un fifone cresciuto in casa, si è adattato benissimo. I suoi maestri di vita sono stati gli altri gatti, recuperati piccolissimi dalla strada,  arrivati in villetta successivamente mentre la sua prima maestra è stata la gatta Nala,  una cucciola di strada che portai  in casa per salvarla dai pericoli.
Simba non conosceva l’esistenza di altri gatti e imitava i miei due cani nei loro atteggiamenti in casa. 


Quando arrivò Nala e per la prima volta sentì un miagolio, rimase quasi pietrificato. Sbalordito osservava i suoi salti sul divano, le arrampicate sull’albero di Natale e le rincorse dietro ai suoi giochini.  Iniziò a imitarla e tra loro due nacque quella complicità che ancora li lega.  Nala e Simba divennero i fidanzatini di casa e ricordo con un tanta tenerezza le volte in cui Nala  lo abbracciava, lo baciava e lo sorprendeva in tanti modi diversi. E’ stata sempre lei a prendere l’iniziativa in queste effusioni d’affetto mentre lui non si è mai scostato dal suo ruolo di  timidone e fifone.  



Nella nostra villetta Simba è felicissimo, rimane per ore sul tetto del ripostiglio ad osservare gli uccelli che svolazzano, la vicina di casa impegnata nel giardino , i nostri cani che giocano con le palline  e i nostri  gatti che rincorrono le lucertole tra le piante. Lui si incanta, è un profondo osservatore  e mi segue con lo sguardo, particolarmente durante i miei impegni nel giardinaggio. 



Quando era piccolo amava giocare con la pallina mettendosi in porta e ogni volta che la lanciavo con il piede la parava come Zoff ai mondiali! Ottimo portiere! Oggi la sua passione è uguale e spesso giochiamo anche con i tappi di plastica delle bottiglie! Lui  è sempre pronto con gli occhi attenti a difendere la porta con il suo faccino incollato al pavimento e la zampa pronta a scattare.  


Un giorno ne combinò una grossa! Per 5 giorni non riuscii a trovarlo e non riuscivo a darmi pace perché sapevo che mai si sarebbe allontanato. Lo chiamavo girovagando tra i campi sotto la pioggia di giorno e di notte e non ricevevo nessuna risposta. Ero disperata. 

La mattina che smise di piovere urlai il suo nome dal cortile di casa con tutta la forza della mia disperazione e nel silenzio una vocina disperata e lontana mi rispose. Corsi in direzione di quella voce e trovai Simba che era rimasto chiuso in una villetta disabitata  poco distante da casa mia. Era entrato da una  finestra rotta e non sapeva come uscirne fuori. Con tanta calma lo rassicurai e lui venne sotto il davanzale, infilai nell’apertura la mia mano con le crocchette e mentre si stava chinando per mangiare lo afferrai dalla zampa e lo portai fuori.   

Arrivati a casa mi veniva da piangere mentre lui mi girava intorno con mille fusa. Bevve tantissima acqua e mangiò tutta la ciotola di croccantini, poi ci distendemmo sul letto e dormì per qualche ora accanto a me finalmente sereno e al sicuro.



Ogni tanto Simba si ricorda di quel giorno e fare la vittima  è  il suo gioco serale:  si nasconde dietro i rami dell’albero di ulivo che si poggiano sul tetto del ripostiglio in giardino e inizia a miagolare disperatamente, mostrando la sua paura di scendere dal tetto. La prima volta credevo che mi chiamasse per farsi aiutare a scendere e corsi in suo aiuto.  Il bel fifone di fronte alla mia mano che voleva aiutarlo, indietreggiava per nascondersi meglio e a quel punto me ne tornai in casa. Dopo appena qualche minuto, Simba arrivò dietro di me con i suoi occhioni  che non imploravano, pronto a girarmi intorno nell’attesa del premio. Ebbene sì, capii che quel gioco gli piaceva tanto e ogni volta giochiamo così perché, in fondo, mi ci diverto anch’io ... e quando ci ritroviamo in cucina ci piace dilettarci con il giochetto "batti il cinque" che stiamo ancora sperimentando per farlo diventare perfetto!



Alla fine di questa narrazione, continuo a credere che c'è un grande amore tra Simba e Nala. Molte foto li ritraggono insieme perchè per la maggior parte del tempo stanno così ed io amo guardarli nella loro semplicità e nelle loro mille espressioni.





Il mio mondo  è insieme a Simba e a tutti gli altri cani e gatti che vivono con me. Ho raggiunto un punto altissimo di serenità interiore e trascorro ore ed ore ad osservarli in questo mondo tutto nostro che ci ritrova ogni giorno sempre più uniti.




Grazie Simba!







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