PRESIDENTE...

( Antonella Riviello - "Tra me e il buio" ) Che non sia solo un canto da ubriaco, lamento privo di radice... a soffi di venti nostrani rialziamo al mattino baveri scuciti; casareccia amarezza svuotiamo sui fondi di tazzine al primo bar. Presidente, al mattino il sorriso diventa stretto quando sotto le stesse pensiline di una infanzia, gli anni si rincorrono come auto o autotreni. Il nostro cuore è un tamburo nelle notti mute di marciapiedi, vuoto come il cesto in cantina. Chiedere giustizia, Presidente, non è dare un colore, seguire un simbolo, un'asta, una bandiera... ma dire "non va", sganciarti dall'ingranaggio, può costarti l'impiego. Il pensiero, l'idea, la verità, valgono quanto una saponetta, una cicca, un dentifricio, una foglia d'autunno, senza "tessera di favore" o un "signorsì". Prova a sporgere il volto nella via che incessantemente ritma i suoi dol...