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Sogni

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I miei occhi si sono dispersi nello specchio magico, illusi di esistere lì nel mosaico del tempo dove le ferite di amari sorrisi più non graffiano la pelle. Tutto scivola via sulle cose mai morte insepolte… nelle sere crollate sotto il peso delle nuvole di cemento… I sogni non vogliono morire ma sanno già che li ho svenduti una sera. (Antonella Riviello - Cartastraccia) 

Vanno e vengono

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Vanno e vengono sfiorandoti appena come le foglie ingiallite sulla strada sassosa che non lasciano traccia prima che il vento  le porti lontano ... Vanno e vengono e neanche l'ombra rimane tra le luci smorte della sera e gli occhi lucidi  che non guardano indietro mentre vanno e vengono ... (Antonella Riviello - Cartastraccia) 

Una foglia

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La foglia più non si culla nel vento tra la quercia e il fiume. E' lì colorata d'autunno sul tappeto di foglie già morte. Il vento l'ha lasciata cadere  stanca  per il lungo vagare. Rimane lì mentre altre foglie  svolazzano nel vento  a guardare il cielo ... ieri così vicino. (Antonella Riviello - Cartastraccia)

Occhi ci cielo

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31 ottobre 2017 ... manchi ormai da 31 anni, ma è tutto come se fosse ieri. Gli occhi tuoi da folletta che mi aspettavano, sono due luci azzurre lontane e ricordo ... ricordo sempre tanti piccoli momenti. Mi piaceva giocare con la legna che bruciava nel camino e tu mi rincorrevi con il bastone ogni volta che facevo spegnere il fuoco ... e poi ti ricordi le fette di torta? Già! Ogni volta che la domenica venivo a trovarti c'era sempre una fetta di torta che conservavi per me, quella che tu nascondevi nella pentola per non farla regalare dalla zia alla vicina. Molte volte la fetta di torta era anche passata di gusto ma la mangiavo lo stesso perchè lì c'era tutto il tuo pensiero per me .... Non sai quanto mi mancano i tuoi occhi che mi aspettavano, il tuo bastone e anche la fetta di torta ... Buon cielo di stelle dolce nonna

Nell'oceano

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Carezza o lieve soffio di vento Granello caduto ignaro nell'oceano o guancia di luna complice all'intreccio di capelli e parole evase dalla grata del domani. Fu sepolcro imbiancato per un'ora. Cenni d'ombre avulse dal selciato imprigionate al muro. Il mare perse stornelli. Scivolati nel grembo della sabbia tra fari impazziti all'est senza darci domani, forse .... senza più riconoscerci come gocce di cielo nell'oceano. (Antonella Riviello - Soliloquio)

Cosa dire

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Quando vedrò care cose morire accanto a me basterà un foglio o scrutare i tuoi occhi attentamente. Non so se almeno allora capirai.... quando più non saprò cos'altro dire di una triste fantasia parcheggiata. ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Ciclone

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No! Non ci perderemo in sogni notturni come ala dispersa dalla bora. L'anima appesa a un filo oltrepassa ogni ciclone con gli stessi capelli di un guerriero. ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Ancora un giorno

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Ancora un giorno rapito da fiumi di macchine vaganti nella logica del mattino. Figli del golfo. Suole e sogni a scalfir  silenzi momentanei alternati all'acciottolio del barman. Poi riagganciare il giorno alle caviglie  opprimendo apatie improvvise mascherandoci il cuore e la voce. Il nostro giorno perso rapito da finta indifferenza. Capaci di darci una distanza pur sapendo l'istinto. ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Galoppo

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Saltelli di luci mura d'ombre ridate al seno della notte. Proietto immagini nuove in spazi stabili. Oscilla l'aurora sui lampioni.  Galoppo notti incompresi silenzi di terrazzi per darmi una stella nuova un'altra luce.  ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Casomai ritrovarsi

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Casomai ritrovarsi frangendo promesse o far finta soltanto per non darci realtà. Riempirti il bicchiere  perchè no? Nell'ebbrezza si è più umani bruciando ali d'aquila in agguato. Casomai rinciampare nell'ombra tua improvvisa posteggiando lo sguardo scuro all'angolo dei nostri ieri smarriti senza un astio. O dirci che è stato  volo di gabbiano filo di paglia in preda al vento senza ombra nell'aria. ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Questa notte soltanto

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Teniamoci per mano e usciamo fuori. Il giorno senza sole è troppo breve, le notti insonni più lunghe di ieri. Esci con me stanotte. Sperdiamoci silenziosi per le strade deserte tra cani randagi infreddoliti, tra vecchi biglietti calpestati. Fingiamo di partire questa notte tra la gente che parte per davvero. Teniamoci per mano una pazzia. Contiamo i lampioni lungo il mare poi in corsa verso il molo  per guardarci negli occhi come la prima o l'ultima corsa mentre il mare è saltelli di luci nelle acque. Teniamoci per mano fino all'alba per non perderci più. ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Certezza

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Nell'incertezza del dirti, affiora la certezza del pensiero che scompigliando sere ricerca un tuo accenno tra i lampioni. Rammento il faro accennante sulla costa e sussurri marini tra scogli immobili nello scenario della notte. Tu, meteora disfatta nella legge del cosmo, nell'incognito della vita, nella sorpresa della pioggia che quando cade ammicca senza posa. Nell'incertezza del dirti, fuggo ove strade non s'incontrano pur fermandomi ancora in faccia al faro mentre richiama dal molo piccoli sogni naufragati sul fondo delle suole. Ma la certezza è via sveglia al mattino nei sapori di ritmi ormai diversi ... nell'incertezza del dirti ove affiora certezza di sfuggirti.  ( Antonella Riviello - Soliloquio )    

Per non ridere

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Ho scritto un verso per te. Puoi anche ridere se vuoi rimanere il silenzio affogando i tuoi occhi nel giornale. Per un attimo breve li hai distratti sorvolando l'inchiostro indifferente. Seri rimasto in silenzio senza sillaba o cenno forse per non ridere. ( Antonella Riviello -  Soliloquio )

Chiudi gli occhi

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Chiudi gli occhi. Stasera il vento gioca con cartacce, saltella la pioggia di febbraio sui vetri. Non so abbozzar dolci parole ma chiudi gli occhi nei miei. Guarda il mare che in sè tira la sabbia ... onde spumose scalfiscono scogli grigi. Teniamoci stretti l'un l'altra ... potrebbe la tempesta dividerci, disperderci. Il mare tira a sè questo amore ... chiudi gli occhi! Lascia un sogno a navigare sullo sfondo incolore della pioggia mentre il tempo rincorre lancette prigioniere scuotendoci bruscamente. Chiudi gli occhi nei miei ... fa freddo ... ( Antonella Riviello - Soliloquio )

Storia a lieto fine per Manu, la gattina tripode

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Il suo nome è MANU ed è l'ultima gattina adottata da me. Fu recuperata in strada il 27/1/2017 quasi in fin di vita lungo la strada, investita da balordi.   Ha circa 3 mesi di vita e ha dovuto subire immediato intervento chirurgico alla mascella perchè non riusciva più a mangiare. L'intervento è andato benissimo. Dopo una settimana si è reso necessario procedere all'amputazione dell'intero arto anteriore sinistro e la piccola ha risposto bene anche al secondo intervento.   Manu è stata accolta bene in casa anche dagli altri gatti che sono diventati i suoi compagni di gioco. Il suo handicap non è per lei un problema perchè lo gestisce con molta serenità e adattamento. Ama tantissimo il giochino del tunnel dove nasconde i giocattoli per poi riprenderli.     La piccola Manu ha stretto subito amicizia con con i gatti e i cani presenti in casa, coinvolgendoli nei suoi giochi e quando vuole riposarsi c'è sempre qualcu