Strade di latta

(Antonella Riviello - Poesia Visiva "Strade di latta")

  09 maggio - Possiamo provare a guardare insieme le stelle stasera, sono le stesse che vegliavano i tuoi sogni fino a tre giorni fa, quando dormivi in strada tra i cespugli. Ora mi osservi mentre preparo la cena e sei tranquilla, rilassata, scodinzoli quando ti chiamo e i tuoi occhi raccontano tutto. Non abbiamo bisogno di spiegare nulla, il passato è uno spazio di tempo che ci ha rese più forti, semplicemente siamo fuggite insieme da quel posto che non meritavi.  Per fortuna ci siamo incontrate quel giorno.  Tu abbandonata a te stessa ed io con le mani in tasca lungo quella strada solitaria. Le nostre vite si sono incrociate e poi si sono unite. Stiamo soltanto percorrendo quella strada che è stata scelta per noi senza guardare indietro né avanti.  Rendiamo ogni istante indimenticabile e prepariamoci a lunghe corse sulla spiaggia.  Jessy Alba sei tutto

07 mag - Oh oh ma qui non piove e cos'è questo posto chiuso? Ci sono le ciotole e cosa sono le brandine? Zia mi ha portato una cuccia mini appartamento e cosa sarà mai? Mi sa che devo imparare tante cose... Ci riuscirò ...... Grazie zia .... e fu così che Jessy preferì trascorrere la sua prima notte a casa sotto la pioggia ..... 

  6 maggio ore 18:40 - Benvenuta a casa Jessy Alba,  bianca come la neve e fresca come l'alba. Per quasi un mese mi hai aspettata alla fermata del bus alle 6:30 del mattino e alle 18:30 di sera, prima diffidente, poi inseparabile e fedele amica, anche sotto la pioggia.  Andavo a lavorare poi a casa con il pensiero di te tra mille pericoli. Dopo un po' hai iniziato a seguirmi fino a metà strada e mi sbirciavi da lontano. Volevi capire se potevi fidarti.... Io mi voltavo indietro e ti urlavo di aspettarmi alla rotatoria. Tu andavi via ad aspettarmi.  Ogni mattina e ogni sera ero lì con la tua pappa. Giocavamo un po' e poi andavo via.  Oggi ti sei decisa, mai avrei fatto qualcosa che ti avrebbe costretta. Da oggi hai una casa e 5 amichette. Oggi inizia il tuo per sempre qui in una casa che non hai mai avuto, lontana dalle intemperie e dalla spazzatura come cibo, lontana dai cespugli dove ti proteggevi. Spero tanto che ti piaccia.  Benvenuta amore bello Jes...

  Come si fa a cancellare i pensieri? Come si fa a non ricordare quel brivido di impotenza che gela la schiena? Come si fa a rimanere in casa o a impegnarsi nel giardino quando ogni centimetro di spazio mi ricorda di loro? No, non sono ferma nel passato! Devo soltanto impegnare i pensieri e la mia mente per uscire da questo tornado di tanti perché senza risposta che ancora mi travolge. L’anno 2020, anno del lookdown e con tutta l'interminabile prigionia è stato un anno terribile, feroce, straziante, ostinato e crudele nel portarmele via una dopo l’altra per malattie improvvise e incurabili: Nala il 20 gennaio, Sara il 14 febbraio, Manu il 22 aprile ed Enrichetta il 9 settembre. La piccola Antopappa fu la prima a lasciarci l’anno precedente, un mese dopo la scomparsa di mia madre. Ricordo che avevo paura di tornare a casa e trovare ancora qualcuno di loro che stesse male. Mi guardavo intorno e la casa era vuota, tetra, senz’anima, senza i giochini sparsi ovunque. Carezzavo i sonagli...

  E' da oltre venti giorni che ci siamo incontrati per la prima volta. Io ad aspettare il bus di primo mattino e tu a spiarmi tra gli arbusti. Il secondo giorno hai fatto qualche passo in più ed eri li, alla fine del lungo viale ad aspettarmi ... ma quando c'erano soltanto dieci passi a dividerci sei scappata via a nasconderti.   Dopo alcuni giorni la tua presenza era divenuta costante, stesso posto, stessa ora, stesso sguardo così attento nell'attesa del mio arrivo. Da lontano ti intravedevo tra gli alberi e sorridevo con tanta gioia che mi riscaldava il cuore. Un bel giorno sei tornata ad aspettarmi perfino al mio rientro con il bus nel tardo pomeriggio, alla stessa ora, nello stesso posto e mi hai salutata con il tuo velocissimo scodinzolio. Avevo comprato per te le scatolette e mi sono seduta sulla panchina in attesa che tu finissi il tuo pranzetto. I nostri occhi si sono incontrati colmi di gioia e di meraviglia. Tu diffidente ma propensa a condividere questa stupend...

Ciao Tommy   grazie per averci donato tanti anni d'amore e di gioia.  Rimani nei nostri cuori come una luce limpida che ci carezza l'anima.  Non ti dimenticheremo mai.  Buon viaggio tra l'arcobaleno e le stelle.   Ti ricordiamo così piccolo amore

  Avrai sbagliato a colpirmi. Non credo che nel mirino ci fossi proprio io piccolo e indifeso con il mio orsetto tra le mani e il cappellino rosso. Avrai sbagliato a colpirmi. Un bambino non è nemico di nessuno ma ho tanto male adesso e non c’è la mia mamma accanto a me. Sento ancora boati e le nuvole di fumo mi fanno tossire. Dov’è il mio cappellino rosso? Il mio orsetto è sporco di polvere e non riesco a raccoglierlo. Perché le case crollano e tanta gente fugge via piangendo? Qualcuno mi ha preso tra le braccia e mi sento più sicuro da te che hai sbagliato a colpirmi. Un bambino non è nemico di nessuno.